Pedagogista, scrittore e filosofo statunitense. Padre di
Louisa May, insegnò nel Connecticut e nella Pennsylvania, incontrando
numerose difficoltà (fu costretto a chiudere la scuola fondata a Boston
nel 1828) a causa del sistema educativo da lui propugnato, per quegli anni
estremamente innovatore e avanzato. Ispirandosi anche ai principi esposti in
Italia da Pestalozzi, egli considerava il mondo naturale come occasione per
innalzare la mente umana a una totale comunione con lo spirito creatore, dal
quale l'uomo è sostenuto e guidato nel raggiungimento del bene
spirituale. Da tale considerazione discendeva un metodo educativo che evitava
quasi totalmente le punizioni corporali e considerava la classe scolastica come
un'unità sociale; gli allievi erano seguiti secondo le loro attitudini
naturali più autentiche, nelle scuole venivano introdotte ginnastica e
biblioteche. Sostenitore del trascendentalismo e delle idee di Emerson,
diventò suo amico e collaboratore nella rivista "Dial''. Fu autore di
numerose opere, fra le quali spiccano
Osservazioni sui principi e i metodi
dell'educazione infantile (1830) e
Il nuovo Connecticut (1881)
(Wolcott 1799 - Boston 1888).